Enada Primavera

“Io penso che il divertimento sia una cosa seria”. In questa frase di Italo Calvino, uno dei più importanti scrittori ed intellettuali del secolo scorso, pronunciata oltre quarant’anni fa nel suo discorso agli studenti di Pesaro, è racchiusa la sintesi di quello che è il gioco pubblico in Italia.

 

 

 

Il gioco pubblico 

Il settore del gioco pubblico è nato e si è sviluppato nel corso degli anni per rispondere a delle precise esigenze di una parte importante della popolazione. Il mercato è stato regolamentato definitivamente e nella forma che ha tuttora, nei primi anni del terzo millennio.

Grazie soprattutto all’opera dei Monopoli di Stato, cuore politico e amministrativo del settore, il mercato del gioco legale ha conosciuto uno sviluppo importante a partire dal 2004, operazione che ha permesso di combattere in profondità l’illegalità, recuperare preziose risorse per l’Erario e garantire la tutela degli utenti.

SI GIOCA PER DIVERTIMENTO

La maggior parte degli italiani scommette, gioca al bingo o alle slot, compra una gratta e vinci o punta sui numeri al Lotto ed al SuperEnalotto, per divertimento come dimostrano importanti ricerche.

Riccardi Grassi, direttore di ricerca di SWG (istituto di ricerca che progetta e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali e studi di settore) ha dichiarato che: “La nostra ricerca – Giocare da grandi. Gioco Pubblico e altre forme di intrattenimento” – ha evidenziato che il 70% degli utenti gioca per divertimento”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Censis, da mezzo secolo uno dei più importanti istituti italiani di ricerca socio-economica, che in uno rapporto ha evidenziato che:Per il 69,4% degli italiani il gioco è un’attitudine umana, nel praticarlo non c’è nulla di male, l’importante è dare delle regole”

Anche l’Osservatorio sui mercati regolati di Ipsos e della Luiss Business School ha condotto una ricerca sul settore del gioco in Italia denominata “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”. Dalla ricerca viene fuori che tra le motivazioni principali per cui le persone si avvicinano al gioco c’è sicuramente il divertimento e, in un anno, tale percentuale è aumentata del 4%. In aumento del 18,2% coloro che giocano per mettere alla prova le proprie abilità personali. Risulta in calo del 7,4% la motivazione del denaro/guadagno”.

SCOMMETTIAMO SULLA NOSTRE ABILITA’

Insomma la stragrande maggioranza dei giocatori italiani ha nel divertimento la molla che lo spinge a tentare la fortuna. Ma per molti conta anche mettere alla prova la propria abilità. Ed in tal senso il segmento delle scommesse sportive appare come il palco ideale dove scommettere su se stessi. Vista la grande passione degli italiani per il calcio, le scommesse sulle partite vanno per la maggiore.

La tabella evidenzia come la Serie A italiana sia il campionato sul quale si scommette di più e nella top te troviamo anche Serie B e Serie C. Un segnale che la grande passione per il calcio made in Italy va a braccetto con il piacere di scommettere.

Da tempo gli operatori di scommesse in Italia offrono un prodotto completo che permette al gioco legale di essere competitivo nei confronti dell’offerta illegale. Questo fa si che il gioco clandestino, senza alcuna sicurezza per l’utente e tutela delle entrate erariali, venga messo all’angolo anche se non bisogna abbassare la guardia.

Insomma il gioco “sportivo” è frutto di un abbinamento che funziona, che piace agli italiani, che diverte ma soprattutto che permette di segnare un goal vincente all’illegalità.